(Antoine du Saint -Exupery)
Amo questa frase dell’autore del Piccolo Principe perché rappresenta in pieno l’essenza di una vita da trascorrere insieme: guardare nella stessa direzione che, a parole sembrerà anche facile, ma che con il tempo metterà a dura prova la volontà della coppia nel far andare tutto al meglio tra giorni di sole di pioggia e di nebbia.
Non bisogna tanto essere elastici quanto plastici, capaci cioè di rimodellare costantemente quella bellissima opera d’arte che è il matrimonio.
E parlando di opera d’ arte è proprio così che ho considerato ogni singolo matrimonio organizzato da me.
Quel giorno, quel primo giorno in cui gli sposi avranno un unico sguardo, rappresenta una costante sfida a far sempre meglio, a rendere la coppia piena di gioia e regalargli futuri ricordi.
Ho letto che per alcune organizzatrici di eventi curare un matrimonio è come risposarsi di nuovo: non sia mai!
Per me organizzare un matrimonio significa fondermi con la coppia, percepire i loro dubbi, interpretare i loro desideri.
E soprattutto difenderli da valanghe di consigli non richiesti a volte avvertiti come ordini.
Il mio ruolo è questo: trasformare il caos in una stella che danzi…
Per ottenere tutto questo c’è bisogno principalmente del giusto tempo: un anno.
Ho fatto matrimoni lampo ottenendo il massimo che è stato possibile, ma non vorrei poi ripensarci la notte borbottando tra me: un mese in più e avrei fatto arrivare quei bombon da Parigi squisitissimi, potevo proporre quei piatti di stagione oppure una torta scolpita da un campione pasticcere italiano.
Un anno per me è perfetto…
Tra qualche giorno parleremo del nostro primo appuntamento!
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